Tradurre non è mai "dire la stessa cosa", tutt’al più, citando Eco, può essere un "dire quasi la stessa cosa". Ed è proprio questo il bello, perché in quel "quasi", in quel residuo intraducibile di senso, in quell’incolmabile differenza, sta la potenza creativa del tradurre. Nell’andare verso l’altro e nel ritornare a sé, nell’incontro tra due mondi, incommensurabilmente diversi, si creano nuovi concetti, nuovi modi di pensare. La traduzione dunque crea concetti. Concetti che senza di essa non esisterebbero. Alla traduzione come esperienza radicale di incontro con l'alterità e come esperienza che riformula la cultura, ha dedicato un saggio il linguista Stefano Arduini: il volume, edito da Jaca Book, si intitola "Con gli occhi dell’altro. Tradurre". Ascolta nuovamente la puntata a questo link: https://www.rsi.ch/play/radio/programma/geronimo?id=2666254.