La creatività salverà il traduttore. La traduzione letteraria (per ragazzi) e i limiti dell'intelligenza artificiale
Ormai si sa, tradurre libri per ragazzi… non è un gioco da ragazzi! Al contrario, è sicuramente il campo che offre maggiore spazio alla creatività. Occorre essere curiosi, cogliere spunti dalla realtà che ci circonda, calarsi nel mondo dei ragazzi, non da ultimo anche esplorando le infinite risorse messe a disposizione dalla rete, che ormai è la loro seconda - o prima - casa. A tale riguardo è forse il caso di gettare un po’ di luce anche sull’universo dell’intelligenza artificiale, che ormai sembra entrare in gioco dappertutto. Ma le cose stanno proprio così? L’era del traduttore letterario volge al termine? Tutt’altro! Proveremo a spiegare come e perché la creatività sia la sua insostituibile risorsa.
Laureata in Germanistica presso l’Università degli Studi di Milano, da trent’anni si occupa di traduzione editoriale. Ha tradotto e pubblicato più di duecento titoli, principalmente di narrativa, dall’inglese e dal tedesco, tra i quali anche libri per l’infanzia e per ragazzi. Collabora, fra l’altro, con Neri Pozza, Corbaccio, Longanesi, Sassi, Beisler, Piemme, Sperling & Kupfer. Ha partecipato a diversi incontri e seminari internazionali sulla traduzione in Germania e in Svizzera. Tra gli autori da lei tradotti: Andreas Steinhöfel, Cornelia Funke, Kerstin Gier, Oliver Pötzsch, Charlotte Link, Wulf Dorn.