Titoli, cataloghi, edizioni. Prima di tutto la curiosità
Mi capita spesso di scoprire che quanti si candidano come traduttori poco conoscono di come le opere originali vengono veicolate in Italia, di chi siano gli interlocutori corretti per avviare una consapevole collaborazione.
L’editore non è sempre un mero distributore di "lavoro". Il traduttore "ideale" deve entrare in una logica di partnership con gli editori. Dunque ritengo che il primo vero chiavistello sia la curiosità. VOLER SAPERE. Un traduttore da lingue molto frequentate deve sapere, deve studiare i cataloghi della case editrici (quelle nazionali, innanzitutto, e nondimeno quelle internazionali.  Lo studio dei cataloghi (ormai accessibilissimi on line) va condotto con pazienza e anche con il gusto di scoprire costante, assonanze, ostinazioni. 
Il traduttore deve poter essere anche un potenziale consulente per l’editore, e deve disporsi a lavorare insieme. Conoscere titoli, autori, appartenenze, considerazioni critiche può far parte di un bagaglio che apre porte e consolida posizioni.
Dunque si parlerà di cataloghi, di identità editoria (dove ci sono), di agenzie letterarie, e di fisionomie autorali.


Alberto Rollo è nato a Milano nel 1951. Attualmente è consulente per  la Narrativa Mondadori. E’ stato Direttore Editoriale di Baldini+Castoldi e Direttore Letterario in Giangiacomo Feltrinelli Editore, dove ha lavorato dal 1994 al 2016. Prima ha lavorato per Editori Riuniti e per De Agostini.  Ha tradotto autori inglesi e americani. È stato codirettore della rivista letteraria "Linea d’Ombra" negli anni Novanta. Ha collaborato con le pagine culturali del quotidiano "L’Unità" dal 1985 al 1996. Sono apparsi suoi saggi in "Belfagor", "Quaderni Piacentini", "Ombre Rosse", "Tirature", "Letteratura e Letterature", "Lo Straniero" e "Immaginazione".  Suoi interventi sono compresi in "Biblioteca del cinema" (Fondazione Mondadori, 2007), "Le giornate della traduzione letteraria" (2008). Collabora saltuariamente per "la Repubblica" e "La Stampa". Ha introdotto la nuova edizione di Verifica dei poteri di Franco Fortini (Il Saggiatore, 2017) e il volume Modello Milano a cura di Pino Landonio (Laurana, 2019). Ha curato la raccolta di racconti Che cosa ho in testa (Baldini+Castoldi, 2017). Ha tradotto Steve Millhauser, Will Self, Jonathan Coe, Ethan Canin e ha ritradotto A sangue freddo di Truman Capote. Ha partecipato ai Seminari sulla traduzione all’Università di Urbino.  Insegna alla Scuola Holden di Torino, alla scuola Linea scritta di Napoli e alla scuola Belle Ville di Milano. 

Ha scritto per il teatro e ha realizzato documentari per la tv. È autore di Un'educazione milanese, 2016, Manni Editore, Cinquina Premio Strega 2017, Premio Pisa e Premio Alvaro-Bigiaretti 2017.